C’e’ un itinerario a Marciana Marina che, accostando parole e immagini, tocca ruoli e artisti rendendoli perpetui. Nell’incanto del paese che dal mare trae radici e carattere, memoria e qualita’, si intrecciano le vite e le opere di grandi “isolani” per origine o elezione.
E’ ilcaso del pittore LIewelyn LIoyd, dello scrittore Raffaello Brignetti e del poeta Manrico Murzi, accomunati dal particolare attaccamento a Marciana Marina. Eccellente pittore Post-macchiaiolo, allievo diretto di Giovanni Fattori, LIoyd – padre gallese e madre livornese – ha 28 anni quando sbarca per la prima volta all’Elba, nel settembre del 1907. Il paesaggio marino e le luci particolari dell’isola d’Elba lo conquistano. I soggiorni elbani si fanno sempre piu’ frequenti. Nel 1913 decide di acquistare a Marciana Marina la villa “dei Melograni”, che ristruttura personalmente. Qui LIoyd produrra’ quadri di struggente bellezza, ritrovando il “giovanile fervore” dopo la prigionia in un campo di concentramento nazista. Vicoli, barche, casolari, “il vicinato lungo”, l’antico abitato del Cotone trasposti sulle tele vibrano di una dolce nostalgia. Emozioni che il borgo marinaro adagiato sulla costa occidentale dell’isola d’Elba infonde da sempre in ogni suo visitatore. D’ambientazione od ispirazione elbana sono i romanzi di Raffaello Brignetti, il piu’ grande scrittore italiano del mare, accumunato a Marciana Marina dal simbolo stesso dell’abitato, la torre sul porto che fu sua casa e rifugio. Legato al mare da ascendenza familiare – il padre era addetto alla custodia, al funzionamento e alla manutenzione dei fiori dell’Arcipelago Toscano – Brignetti, nato all’isola del Giglio nel 1921, trascorre l’intera giovinezza all’Elba traendone spunti e trame per le sue opere. Il romanzo “La deriva”, scritto fra il 193 e il ’54, racconta di una festa fra giovani che si svolge a Marciana Marina nell’immediato dopoguerra. Ed ancora “Il Gabbiano Azzurro”, suo capolavoro, “Morte per Acqua”, l’opera d’esordio, “LA spiaggia d’oro”, con la quale si aggiudicÚ il Premio Strega nel 1971, sano al tempo stesso metafore e luoghi reali, identificabili con i luoghi reali, identificabili con i lidi dell’amata Elba. Cantore della Marina, dove e’ nato, e’ ancora Manrico murzi, poeta allievo di Ungaretti ma anche scrittore e giornalista, instancabile viaggiatore e profondo conoscitore della cultra mediorientale e nordafricana. Nel “poeta giramondo” la nostalgia per il “suo” mare e la “sua” spiaggia sono elementi costanti:<
Raffaello Brignetti, nasce all’Isola del Giglio nel 1919 la sua infanzia e la prima giovinezza la trascorre all’Isola d’Elba nel castello del Faro, di cui suo padre era guardiano . Le scuole elementari le frequenta a Porto Azzurro, il paese piu’ vicino, che raggiungeva ogni giorno in barca. Conseguita la maturità al liceo classico di Portoferraio, si traserÏsce a Roma per seguire gli studi universitari,durante la seconda guerra mondiale combatte in Grecia; dopo l’8 settembre 1943 preso prigioniero dai tedeschi resta nei campi di lavoro in Germania per quasi due anni. Nel 1947 si laurea in letteratura italiana contemporanea (relatore Ungaretti) con una tesi riguardante scrittori di mare ,italiani e stranieri, approfondendo in particolare l’opera di Vittorio G. Rossi. La carriera giomalistica inizia a Roma collaborando con racconti ed articoli su vari argomenti, in particolare dÏ viaggio, al Il Tempo, il Giornale d’Italia e infine al Corriere della Sera,che abbandona nel 1961, quando, in seguito a un incidente automobilistico, rimase paralizzato ma, nonostante l’immobilita’ forzata il suo continuo fantasticare, la mente sorretta da uno spirito tenace e marinaresco le permise di pubblicare sia libri sia audiodrammi risultando vincitore di numerosi premi letterari tra i quali i prestigiosipremio Viareggio Il gabbiano azzurro, 1967; premio Strega La spiaggia d’oro, 1971 ,alcune sue opere inedite Mare dei deliri, e altri racconti inediti,Milano, 1981;Acrimonia, Firenze, 1988; verranno pubblicate dopo la sua morte avvenuta a Roma 1976.
Motivo prevalente della sua narrativa ,e’ in gran parte dedicata a temi di vita marinara dove l’azione stravagante del destino, intreccia in modo insolito in un’unica realta’ ,presenze di vita concreta ad episodi avvenimenti illusori ed assurdi.
La maggior parte dei romanzi di Brignetti hanno come argomento o come sfondo il mare ma, sono caratterizzati non tanto dal gusto dell’avventura o del pittoresco, quanto piuttosto da un sottile senso di mistero e di ansia.
Essi narrano casi curiosi e tragici in cui il mare sembra farsi strumento di un destino doloroso e beffardo. Morte per acqua (1952), che raccoglie racconti di vicende di mare paradossali quanto rigorose nel meccanismo con cui la bizzaria del caso conduce i personaggi alla morte,questo romanzo resta l’opera piu’ tipica di Brignetti, non priva di suggestioni kafkiane.
Successivamente, con La deriva (1955) e La riva di Charleston (1960), lo scrittore ha dato maggiore spazio all’intrigo romanzesco e al dialogo,in questa direzione Allegro parlabile (1965) rappresenta il risultato piu’ sperimentale e curioso.
Dopo il tragico incidente stradale,il Brignetti ritorna ai suoi piu’ consueti temi marini, con uno stile piu’ contemplativo e descrittivo nei romanzi ;Il gabbiano azzurro (1967), La spiaggia d’oro (1971).
Narrativa
* Morte per acqua, Firenze, 1952;
* La deriva, Torino, Milano, 1955;
* La riva di Charleston, Milano, 1960;
* Allegro parlabile, Milano, 1966;
* Il gabbiano azzurro, Torino, 1967;
* La spiaggia d’oro, Milano, 1971;
* Mare dei deliri, e altri racconti inediti,Milano, 1981;
* Acrimonia, Firenze, 1988.